Ecco come il Bonus sociale rifiuti 2026 taglierà la Tari a 4 milioni di famiglie in difficoltà

Ecco come il Bonus sociale rifiuti 2026 taglierà la Tari a 4 milioni di famiglie in difficoltà

Luca Antonelli

Novembre 27, 2025

Il cassonetto sotto il portone, la bolletta che arriva ogni anno e la stessa domanda: quanto pesa davvero la tassa sui rifiuti sul bilancio familiare? In molte città italiane la spesa per lo smaltimento è un conto che si ripete, e dopo anni di richieste la pubblica amministrazione ha messo a punto una misura pensata per alleggerire quella voce. Si tratta di un intervento mirato che punta a intervenire sui nuclei più fragili e a ridurre l’onere della tassa per chi è in difficoltà economica.

Il meccanismo non vuole sostituirsi alle politiche locali sulla raccolta, ma fornire un sollievo diretto nella bolletta. Un dettaglio che molti sottovalutano è che l’agevolazione sarà calcolata sull’importo già determinato dalla tariffazione comunale, quindi il beneficio dipende anche da come i singoli comuni applicano la TARI.

Che cos’è e come si applicherà

Il provvedimento prevede un bonus sociale rifiuti erogato a partire dal 2026 e pensato per abbassare la spesa legata alla Tari. La misura consisterà in uno sconto pari al 25% della tariffa annuale dovuta, calcolato sulla base della bolletta emessa per l’anno precedente. Il meccanismo è strutturato per integrarsi con gli strumenti già esistenti per l’energia e l’acqua, riprendendo la logica del sostegno mirato alle famiglie con redditi bassi.

Ecco come il Bonus sociale rifiuti 2026 taglierà la Tari a 4 milioni di famiglie in difficoltà
Ecco come il Bonus sociale rifiuti 2026 taglierà la Tari a 4 milioni di famiglie in difficoltà – confcommerciobelluno.it

Per applicare correttamente lo sconto i dati utili sono quelli delle dichiarazioni fiscali e degli attestati ISEE presentati nell’anno precedente: per questo motivo l’effetto sarà visibile sui calcoli amministrativi solo con un certo scarto temporale rispetto alla richiesta. Un altro elemento da considerare è che la misura non modifica il sistema di tariffazione dei rifiuti nei comuni, ma interviene sul conguaglio versato dal singolo utente. Un fenomeno che in molti notano solo in inverno è la maggiore attenzione alle spese fisse nelle famiglie numerose, e questo bonus mira proprio a intercettare quelle situazioni.

Chi beneficia e come sarà erogato

Il bonus sarà riconosciuto automaticamente ai nuclei familiari con ISEE sotto soglia, senza necessità di presentare domande specifiche. Più nel dettaglio, potranno accedere i residenti che hanno inviato la DSU e ottenuto un ISEE inferiore ai limiti stabiliti; la soglia ordinaria è indicata sui provvedimenti di riferimento, con un valore più alto previsto per le famiglie con figli a carico. La stima degli eventuali benefici coinvolge circa 4 milioni di nuclei, secondo le proiezioni fatte dalle autorità competenti.

Sul fronte operativo, la supervisione dell’assegnazione spetterà a Arera, che riceverà i dati dagli enti locali e dall’Associazione nazionale dei Comuni per verificare le condizioni di idoneità. L’obiettivo è la erogazione automatica del beneficio attraverso i meccanismi di fatturazione dei gestori, con rendicontazione degli importi e delle agevolazioni applicate. Un aspetto che sfugge a chi vive in città è che l’effetto finale dipenderà anche dalla capacità dei comuni di trasmettere dati aggiornati e completi: se i flussi informativi sono ritardati, lo sconto può essere posticipato. In ogni caso, il nuovo strumento si colloca nell’ambito del più ampio sostegno per il disagio economico già previsto per luce, gas e acqua, e richiederà coordinamento tra comuni, gestori e autorità di controllo per essere efficace sul territorio.

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