Milano-Bergamo cambia le regole: ecco cosa puoi davvero portare nel bagaglio da oggi in poi

Milano-Bergamo cambia le regole: ecco cosa puoi davvero portare nel bagaglio da oggi in poi

Franco Vallesi

Novembre 29, 2025

Milano-Bergamo cambia le regole: ecco cosa puoi davvero portare nel bagaglio da oggi in poi
La torre di controllo, simbolo dell’aeroporto di Bergamo Orio al Serio, supervisiona le modifiche operative per migliori controlli sui bagagli. – confcommerciobelluno.it

Code, rumore di trolley e la sensazione che qualcosa stia per cambiare: all’aeroporto di Milano‑Bergamo, noto anche come Orio al Serio, è partita una riorganizzazione strutturale che vuole trasformare l’esperienza di viaggio. Non si tratta di un semplice ampliamento dei negozi o di nuovi gate, ma di una riconfigurazione dei controlli sicurezza con tecnologie diverse e una visione che punta a fare dello scalo un nodo integrato di servizi. L’obiettivo dichiarato è semplice e concreto: ridurre le attese, rendere più fluido il passaggio ai varchi e predisporre lo scalo per un traffico passeggeri più intenso nel corso degli anni.

Un nuovo cuore per i controlli

Al primo piano è stata aperta un’area controlli di circa 7.500 metri quadrati, dotata di 14 linee per l’ispezione dei bagagli. Le macchine tomografiche di ultima generazione permettono di analizzare i contenuti delle valigie senza aprirle, eliminando l’obbligo di estrarre dispositivi elettronici e flaconi. Il risultato più visibile per i passeggeri è la possibilità di portare nel bagaglio a mano contenitori fino a 2 litri ciascuno, un cambiamento netto rispetto alla regola dei 100 ml che ha segnato i viaggi degli ultimi decenni. Questo cambio di impostazione non nasce dal nulla: alle spalle c’è un investimento di sistema che include macchinari e software progettati per un traffico contemporaneo.

Il sistema a raggi X, il cui valore è stato riportato a circa 14 milioni di euro, scansiona con maggiore profondità e riduce la necessità di ispezioni manuali. Di conseguenza, le code tendono a snellirsi e i tempi di attesa vengono compressi: un aspetto che molti passeggeri notano già nei primi passaggi. Un dettaglio che molti sottovalutano è che la tecnologia non elimina il controllo umano, ma lo rende più mirato, con operatori che intervengono solo quando il software segnala anomalie. Questo approccio diminuisce l’impatto sulle procedure e riduce il rischio di rallentamenti dovuti a controlli ripetitivi.

Servizi, flussi e cosa cambia per il viaggiatore

Intorno ai nuovi scanner è stato ridisegnato l’intero percorso passeggeri: sono stati installati 9 gate automatici per la lettura delle carte d’imbarco, una corsia dedicata a famiglie e persone con mobilità ridotta e circa 40 postazioni di self check-in. La zona extra‑Schengen è stata ampliata con nuovi gate di imbarco, pensati per snellire i percorsi e concentrare i controlli in un’area tecnologicamente avanzata. L’insieme tende a creare un flusso più omogeneo, dove ciascuna fase del viaggio è collegata da segnali digitali e gestione centralizzata.

L’intelligenza artificiale gioca un ruolo chiave nel monitorare i flussi in tempo reale e nell’instradare i passeggeri verso le linee meno affollate, migliorando la performance complessiva. Tuttavia non tutte le abitudini restano: l’accesso diretto ai controlli dalla lounge esterna è stato eliminato, una perdita che i frequent flyer e gli utenti Priority Pass percepiranno subito. Le corsie fast track rimangono operative e alcuni titolari di carte premium manterranno privilegi d’accesso, ma il percorso è stato di fatto centralizzato per garantire uniformità nelle procedure.

È un progetto che guarda a uno scalo più efficiente e integrato con servizi urbani, ma comporta compromessi pratici per chi è abituato a scorciatoie. Un fenomeno che in molti notano solo nei primi viaggi: la velocità di passaggio cresce, ma con regole diverse per tutti. Nel complesso, il cambiamento apre la strada a uno scalo pensato per reggere il traffico dei prossimi anni e per dialogare con la città e le sue infrastrutture.

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