A Bergamo il Natale riempie gli antichi monasteri: solidarietà, giostre e magia in Città Alta

A Bergamo il Natale riempie gli antichi monasteri: solidarietà, giostre e magia in Città Alta

Franco Vallesi

Novembre 30, 2025

Sulle scalinate di Città Alta si vede subito il cambiamento: luci discrete, voci di famiglie e il rumore attutito di piccole giostre che si azionano a mano. Non è un mercato comune, né una semplice serie di spettacoli: è un progetto che mette insieme spazi storici, operatori culturali e realtà associative per creare un programma integrato nelle due aree monastiche più centrali della città. A guidare l’organizzazione sono la Cooperativa Città Alta e il Teatro tascabile di Bergamo, che mantengono una collaborazione ormai consolidata e coordinano iniziative distribuite tra il monastero del Carmine e il monastero di Sant’Agata. In questi mesi, la proposta si articola su più fronti: apparati scenici, laboratori per le scuole, attività per l’infanzia e momenti pensati per sostenere le associazioni locali. Chi percorre i vicoli nota subito la differenza: qui la festa è pensata per durare e per dialogare con gli spazi storici, non per sovrastarli.

Monasteri d’inverno: teatro, luci e un calendario condiviso

La rassegna collettiva si presenta con il titolo operativo Monasteri d’inverno e si sviluppa su tre principali nuclei temporali e tematici. Il primo è la seconda edizione del Luna Park delle Meraviglie, in programma dal 6 dicembre 2025 all’11 gennaio 2026 nel monastero del Carmine. È un allestimento che unisce installazione artistica e giochi manuali: giostre costruite con materiali naturali e dispositivi azionati dai visitatori, pensati per stimolare l’attenzione sulla fragilità e sulla cura.

A Bergamo il Natale riempie gli antichi monasteri: solidarietà, giostre e magia in Città Alta
Affreschi barocchi adornano la maestosa cupola, ricca di dettagli e colori, in uno dei monasteri storici di Bergamo Alta. – confcommerciobelluno.it

Un secondo segmento è la quinta edizione de Il teatro è servito, la rassegna per l’infanzia e l’adolescenza che si svolge dal 7 dicembre 2025 al 25 gennaio 2026, con spettacoli che variano dal circo contemporaneo al teatro fisico, programmati tra il teatro Renzo Vescovi e la sala civica di Sant’Agata. Infine, il terzo asse è il Giardino di Natale, con aperture dal 6 dicembre 2025 al 6 gennaio 2026 nello spazio esterno che collega i due monasteri, concepito come luogo di convivialità e scambio culturale. Un dettaglio che molti sottovalutano: la pianificazione tiene conto anche dei flussi pedonali, per non sovraccaricare le strade più strette e per valorizzare gli ingressi monumentali.

Il calendario include visite guidate, incontri con artisti e percorsi narrativi rivolti alle scuole; i workshop per le classi sono pensati per stimolare competenze manuali e narrative, in linea con l’idea di una fruizione partecipata. Le attività si svolgono su più livelli del monastero del Carmine, coinvolgendo sia spazi espositivi che piccole sale teatrali. I promotori sottolineano l’intenzione di mantenere una lettura integrata dell’area: non si tratta di eventi isolati, ma di un sistema che vuole offrire al pubblico una continuità culturale e sociale.

Laboratori, giostre e solidarietà: il programma nei dettagli

Il cuore operativo della manifestazione è la combinazione tra offerta culturale e impegno sociale. Il Luna Park delle Meraviglie propone spettacoli specifici al teatro Renzo Vescovi, come “Conferenza Buffa” e altri titoli pensati per fasce d’età diverse; sono programmate letture e laboratori nelle otto biblioteche dello SBU di Bergamo, sotto il cappello tematico “Ci incontriamo in un libro?”, e attività artistiche rivolte alle scuole dal 1° al 19 dicembre. Il festival teatrale mette in cartellone compagnie nazionali e internazionali, privilegiando linguaggi come la danza, il circo contemporaneo e il teatro senza parole. Un aspetto che sfugge a chi vive in città: la scelta delle formule performative è orientata anche a favorire la presenza delle famiglie nei weekend.

Il Giardino di Natale al monastero di Sant’Agata è pensato come mercato natalizio e spazio di ospitalità: nei fine settimana e nelle settimane centrali delle festività sono previsti mercatini, proposte enogastronomiche locali inserite sotto il nome di Bèrghem Street Food, concerti dal vivo e spettacoli circensi. All’interno dell’area sono stati ricavati punti per la Posta per Babbo Natale e per l’Albero dei Desideri, ma la dimensione sociale è centrale: le associazioni La Casa di Leo e Associazione Spazio Autismo Bergamo partecipano con banchetti di prodotti artigianali, il cui ricavato sostiene attività associative. Questo binomio cultura-solidarietà è voluto per creare un circuito che generi valore economico e sociale, senza trasformare gli spazi storici in semplici contenitori di intrattenimento.

Il programma si chiude con presentazioni pubbliche, mostre e restituzioni dei laboratori, con l’obiettivo di lasciare una traccia condivisa dell’esperienza. Per i residenti e per i visitatori resta la possibilità concreta di vedere i monasteri vivere in modo diverso: non solo come monumenti da osservare, ma come luoghi attivi, in cui la comunità locale si ritrova e sostiene progetti che durano nel tempo.

×